La Camera di commercio Chieti Pescara diffonde le previsioni occupazionali per il mese di ottobre 2025 e per il trimestre ottobre - dicembre 2025. In Abruzzo le imprese hanno programmato 10.250 nuovi ingressi nel solo mese di ottobre, un dato in diminuzione di 450 unità rispetto allo stesso mese del 2024. Per il trimestre, le entrate previste ammontano a 26.580, con una diminuzione di 1200 unità su base annua.
Sono 3.100 le assunzioni previste nella provincia di Chieti e 2.580 quelle previste nella provincia di Pescara.
Nel mese di ottobre in Abruzzo l’industria programma 3.560 nuovi occupati (di cui 2.070 nell’Industria manifatturiera e Public utilities e 1.480 nelle costruzioni), il settore dei servizi prevede di assumere 6.170 addetti (1.380 nel Commercio, 1.920 nei Servizi di alloggio e ristorazione, 1.830 nei Servizi alle imprese e 1.040 nei Servizi alle persone) mentre il settore primario si attesta a 520 assunti.
Nel trimestre ottobre - dicembre sono 8.300 entrate nell’industria (4.850 Industria manifatturiera e Public utilities e 3.450 nelle costruzioni), 17.290 nei Servizi (3.700 nel Commercio, 6.030 nei Servizi di alloggio e ristorazione, 4.880 nei Servizi alle imprese e 2.690 nei Servizi alle persone).
Nel 18% dei casi in Abruzzo nel mese di ottobre le entrate previste saranno stabili, ossia con un contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, mentre nell’87% saranno a termine (a tempo determinato o altri contratti con durata predefinita). Le assunzioni si concentreranno per il 60% nel settore dei servizi e commercio e per il 70% delle imprese con meno di 50 dipendenti.
In 51 casi su 100 le imprese prevedono di avere difficoltà a trovare i profili desiderati, confermando come causa prevalente la “mancanza di candidati” con una quota del 33,8%, mentre la “preparazione inadeguata” si attesta al 14,2%, con richiesta di esperienza nella professione nel 18,3% dei casi.
Alcuni dati, in sintesi, per il mese di ottobre 2025 (dato Abruzzo):
I quattro profili introvabili per gruppo professionale (unità in entrata e difficoltà di reperimento):
Considerazioni
A livello settoriale, la flessione rispetto al 2024 si concentra nell’industria manifatturiera (-250 entrate) e, in misura analoga, nel commercio (-230). In calo anche i servizi di alloggio e ristorazione (-200), mentre le costruzioni registrano un leggero incremento (+30) e i servizi alle imprese mostrano una dinamica positiva (+150), segnale di una crescente richiesta di competenze tecniche, amministrative e di supporto gestionale.
Nel complesso, le imprese del commercio e servizi rimangono il principale motore dell’occupazione regionale (circa il 60% delle entrate), con la quota industriale che si riduce, trainata al ribasso dal rallentamento del comparto manifatturiero. Le micro e piccole imprese (fino a 49 addetti) continuano a generare oltre il 70% delle assunzioni, pur con un lieve arretramento rispetto al 2024.
Sul piano professionale, emergono due tendenze opposte: diminuisce la domanda di impiegati e addetti al commercio e ai servizi (-600 unità), mentre cresce quella di operai specializzati e conduttori di impianti (+110) e di profili non qualificati (+440). Le imprese segnalano inoltre elevate difficoltà di reperimento (oltre il 50% delle figure), in particolare per tecnici, operai specializzati, meccanici e saldatori, a conferma di un persistente disallineamento tra domanda e offerta di competenze.
Nel complesso, il mercato del lavoro abruzzese nel 2025 riflette una fase di assestamento dopo il recupero post-pandemico, con una domanda stabile ma più selettiva, orientata verso professioni operative e tecniche, e un crescente fabbisogno di manodopera nelle costruzioni e nei servizi alle imprese, a fronte di una contrazione nei comparti del commercio e del turismo.
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