Chieti e Pescara a metà dell’opera: riparte il 55,3% delle imprese del territorio
Si allenta il lockdown e le province di Chieti e Pescara provano a ripartire. Il DPCM del 10 aprile 2020 ha allargato il raggio d’azione delle imprese includendo nuovi codici Ateco consultabili anche sul sito dell’ente www.chpe.camcom.it.
Riparte il 55,3% delle imprese del territorio, 1723 attività, comprensive di unità locali, così distribuite:
APERTE (consentite)
CHIETI 32.181
PESCARA 21.842
TOTALE APERTE 54.025
CHIUSE
CHIETI 20.790
PESCARA 22.755
TOTALE CHIUSE 43.545
L’elenco completo delle riaperture include (codici Ateco nel file in allegato), in linea generale, cartolibrerie, librerie, rivendite di abbigliamento per bambini e neonati; produzione di fertilizzanti e prodotti chimici per l’agricoltura e quella di utensileria manuale; industria di legno e sughero (esclusi i mobili); gli articoli in paglia e i materiali da intreccio. E poi, assieme alla costruzione di Pc e periferiche, si potranno ricominciare a produrre anche componenti e schede elettroniche. Ripartiranno anche le attività di riparazione e manutenzione di aerei e treni, oltre alla cura e manutenzione del paesaggio.
“Continua il delicato lavoro con il gruppo tecnico composto da Prefettura, Camera di Commercio, Guardia di Finanza e Vigili del Fuoco” spiega Michele De Vita Segretario Generale della Camera di Commercio Chieti Pescara, “al fine di verificare le attività consentite e quelle che svolgono attività funzionali ad assicurare la continuità delle filiere, servizi di pubblica utilità e servizi essenziali ai sensi dei vari decreti emanati dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, di cui l'ultimo del 10 aprile. Come Camera di Commercio prestiamo la nostra collaborazione anche fornendo continui aggiornamenti dell'elenco di tutte le imprese a cui è consentita la continuazione della propria attività, in base ai codici Ateco indicati negli allegati al più recente DPCM" .
Le attività che svolgono attività funzionali ad assicurare la continuità delle filiere, servizi di pubblica utilità e servizi essenziali ai sensi dei vari decreti emanati dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, di cui l'ultimo del 10 aprile. hanno l'obbligo di riempire il nuovo modello (in allegato) da inviare successivamente alla Prefettura di riferimento. Per le imprese che abbiano, invece, necessità di conoscere il proprio codice Ateco, sarà possiile consultare gratuitamente il sito registroimprese.it.